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Papere e paperi

Papere e paperi


Eccovi alcune delle deliziose papere che l'entità virtuale ha avuto il tempo di raccogliere da Langit-2, esattamente come raccontate su invito di Mirella Soffio.


Incidente di sci In questo momento non mi vengono in mente papere galattiche sulle mie traduzioni (che sicuramente ho fatto), ma una bella chicca sì, di quando facevo l'hostess-interprete a convegni, manifestazioni e simili, all'Università. Contesto: Campionati Invernali di Sci in Valtellina, gemellaggio tra le ditte Salomon e Baume-Mercier. Al ricevimento intrattengo (si prega di non equivocare sull'accezione del termine) un grosso manager Baume-Mercier della Svizzera francese, gentilissimo e per nulla fanfarone. Tanto per fare l'originale, inizio a parlare di sci e località sciistiche e gli chiedo se sapeva (o dove andava, non ricordo) CHIER invece di SKIER. Ora, per chi non l'avesse capita, in francese CHIER vuol dire FARE LA CACCA e SKIER sciare e io sono caduta nel tranello, da cui però mi sono ripresa subito arrossendo come un pomodoro e scusandomi fino a prostrarmi, perché ho incrociato un dato francese con uno tedesco, mia seconda lingua; infatti, in tedesco sciare si dice SKI FAHREN, pronunciato sci. Alla faccia delle papere.
Paola Mariani

Antropofagia La mia paperissima (la piu' grave che ricordi): avevo circa 18 anni e andai a fare una specie di interpretariato volontario e gratuito al capitano e alla moglie (americani) di una nave evangelica missionaria (la Logos, per chi conosce l'ambiente evangelico). Mentre giravamo in pulmino per Bari, la moglie mi chiese cosa vendesse quel negozio su cui c'era scritto "Macelleria" e io prontamente: Flesh... Immaginate la faccia scandalizzata della poveretta ... Meno male che il ragazzo che guidava capì al volo che avevo confuso flesh con meat (pur sapendo bene la differenza, forse influenzata dal tedesco Fleisch) e spiego' alla povera donna ammutolita di cosa si trattasse in realta'.
Giusi

Autostop da pirati Una volta ero rimasto appiedato e ho telefonato alla persona che dovevo incontrare dicendole che l'avrei raggiunta 'per hijacking', (intendevo dire 'per hitch-hiking'). Ha riso cosi' tanto che alla fine ho riso anch'io e ho evitato di tuffarmi nel vicino tombino...
Vittorio

Proposte osé Diversi anni fa ero a fare un interpretariato per il Console e il Presidente del Cile (allora Patricio Aylwin). Per me era uno dei primi con personalità di latinoamerica ed ero un po' nervosa, non sapevo di cosa avrebbero parlato, non ero molto aggiornata sulla realtà cilena... Primo giorno incontro di cortesia con Roberto Formigoni tutto OK. Anzi ero molto colpita perché pensavo di trovare una persona molto distante e invece era gentilissimo. Secondo giorno visita con loro due e le moglie a una mostra del Palazzo Reale. Terzo e ultimo giorno, arriva il momento di salutarci e mi dice:
"Signorina grazie a Lei la mia visita a Milano è stata semplice e divertente, ma attenzione, la prossima volta provi ad usare il verbo "agarrar" perche "Coger" in Cile non è una bella parola"
Poi sono venuta a scoprire che "coger" prendere, per loro significa "scopare"
Immaginate 3 giornate con una che ti dice "Il presidente vuole sapere se desidera scopare qualcosa"...
Elena Fernández

Uoveria Mi sono ricordata anche un'altra paperissima per il tedesco:
un giorno, con la mia insegnante, stavamo parlando di negozi: Baecker, Baeckerei, Metzger, Metzgerei, etc. Ho applicato la regola intuitivamente, e ho detto: Also, Eis: Eiserei... Da allora ho smesso di parlare in tedesco "intuitivamente"...
Giusi

Capita di lunedì Di solito cerco di non tradurre mai dal tedesco perché non lo conosco abbastanza, ma un giorno in una agenzia con cui collaboro ero l'unico disponibile per un lavoro urgente; così mi hanno affibbiato la traduzione, e ho fatto la mia cappella: nel testo si ripeteva parecchie volte la parola "Montage" (montaggio, installazione), ma io l'ho interpretata come il plurale di "Montag" (lunedì), e per 4 pagine ho continuato tranquillamente a tradurre "i lunedì" invece de "il montaggio", senza mai essere sfiorato dal dubbio di stare scrivendo delle scemenze; non ricordo come, ma ero anche riuscito a scrivere frasi che avevano un senso :-)
Ciao !
Arcangelo

Farina di topi Non si tratta di lavoro, ma vale lo stesso?
Mi è capitata ai tempi del liceo. Con mio fratello e un'amica americana, siamo a spasso per la campagna. Vediamo un essiccatoio per cereali, e, non sapendo il termine inglese, cerchiamo un modo di spiegare di che si tratta. Diciamo "that is a maize dryer". Il problema è che, anziché pronunciare MAIZE, pronunciamo MAIS all'italiana, che suona come MICE in inglese... topi... La cosa è andata avanti per almeno 5 minuti, con quest'amica, sempre più inorridita, che ascoltava come si essiccano, macinano e lavorano i topi, per produrre il famoso pane di topo, estremamente comune sulle tavole italiane. Lo sguardo allucinato di Mary mi ha fatto capire, alla fine, che c'era qualcosa che non andava, e ho avuto un'illuminazione.... se avessimo continuato, forse ci sarebbero altre leggende metropolitane in giro per l'America...
Marina Minute

Della serie: le ambivalenze..... Anni fa accompagnavo una delegazione tedesca in visita alla citta' italiana gemellata. Alla cena di apertura, un grande ritardo causato dall'inspiegabile assenza del sindaco italiano con la moglie. Imbarazzo comprensibile, ho dovuto tenere tranquilli i tedeschi che cominciavano a spazientirsi e a sentirsi quasi offesi. Dopo lunga attesa, un funzionario del Comune mi ha suggerito infine una scusa plausibile, ho preso il microfono ed ho annunciato sorridendo che il sindaco e la signora erano in ritardo perché avevano avuto dei problemi di "Verkehr" . . . giuro che non ho capito perché mai la sala avesse accolto con una fragorosa risata la comunicazione, il risultato pero' e' stato eccellente, e' tornato il buonumore e la cena ha avuto inizio.
Il sindaco tedesco, che conoscevo bene da tempo, mi ha poi presa da parte spiegandomi (ci ride ancora, lui!) quello che avevo candidamente annunciato e cioè che il sindaco e la consorte erano rimasti bloccati per problemi insorti causa "faccende sessuali" ... Che si trattasse di banale traffico automobilistico a nessuno era saltato in mente!!
Cosi' ho capito che la carriera diplomatica non faceva per me....
Cinzia Pieri

Simmetria Non ti preoccupare Giusi, queste cose succedono anche ai tedeschi (da bambini). Questa e' capitata a un mio cugino (tedesco) quand'era ragazzino: suo fratello maggiore aveva raccontato con molta fierezza che a scuola gli avevano spiegato che la donna ha "die Gebaermutter" (l'utero), dove crescono i bambini prima di nascere. Al che lui non voleva passare per ignorante, per cui ha detto candidamente: "Ich, weiss, wenn es eine Gebaermutter gibt, dann gibt es auch ein Gebaervater!"
Conny

Gas Non è proprio una papera perché il lavoro non c'entra, ma è troppo bella per non raccontarla. Quando mia moglie ed io eravamo in viaggio negli Stati Uniti, era sempre un disastro trovare l'acqua frizzante senza alcuna aggiunta (loro la gradiscono solo aromatizzata alla fragola, al melone, alla banana ecc., sto dicendo sul serio!). Quando una volta ci siamo fermati ad una stazione di servizio, al mercatino annesso finalmente troviamo una bottiglia di aqua minerale normale (importata dalla Germania, un viaggetto di 12.000 km!!), ma purtroppo non c'è traccia di quella frizzante. Vabbé, meglio che niente. Mia moglie va alla cassa per pagare e posa la bottiglia sul bancone. La cassiera guarda mia moglie e chiede incredula "No gas?" (= gasoline) E mia moglie, che risponde? "Oh, I wanted so much to have gas, but I couldn't find any!" Indovinate un po' come l'ha guardata la cassiera...
Ciao, Timo Baucken

Questi fantasmi Eravamo in un ristorante in Germania. Un mio collega che credeva di sapere il tedesco ordinava tutto fiero: "Geistermelone" (in DE: melone fantasma). Spiegazione: sul menu c'era scritto "geeiste Melone" (melone freddo, 'al ghiaccio').
Elke

C'è formaggio e formaggio Riunione di un Comitato di gestione della Commissione Europea, per la precisione Comitato Prodotti Caseari. Simultanea, tre in cabina. Tra latte, sieri, formaggi e quant'altro, una signora irlandese inizia a parlare di SMPs. E che saranno mai??? Le prime volte si lascia la sigla così com'è, nel dubbio e la mancanza totale di idee.. poi, durante l'intervento del delegato italiano ci mettiamo a discutere animatamente finché arriva l'illuminazione..ma certo!! E' come SMEs (piccole e medie imprese): sono gli Small and Medium Producers di latte, ovvio, no? Fieri del nostro acume iniziamo a propinare questa bella traduzione fino all'imbarazzante dichiarazione della signora irlandese, che rivela l'arcano: As I was saying, SMPs, or Skimmed Milk Powders producers are suffering severe losses....
E anche in questo caso mi stupisco di come per dieci minuti buoni abbiamo creduto in tre di dire cose sensate!!!!
Simona Caldera

Gastronomia Una mia amica americana era da poco stabilita qui a Firenze, ed era fiera del fatto che gia' se la cavava cosi' bene a fare la spesa nei piccoli alimentari, e cucinare piatti locali... per esempio, il coniglio. Un sabato, in una macelleria piena di clienti, arrivato suo turno, ha chiesto ad alta voce: Mi da' un COGLIONE, per favore?
Maureen Young

Grazie! Non è mia, ma di mio padre, che adorava le lingue e si arrabattava a parlare tutte quelle che poteva. Era stato mandato in Spagna per lavoro dalla sua ditta, visto che conosceva un po' lo spagnolo, e, oltre all'imbarazzo di finire in una carrozza letto di tutte donne perchè si chiamava... Andrea (nome femminile in spagnolo), si è trovato un giorno ad un pranzo ufficiale in cui l'autorità di turno ha lodato il lavoro suo e della sua ditta. Lui si alza per ringraziare e comincia "Estoy muy embarazado..." Sonora risata della sala: embarazado in spagnolo significa... incinto.
Gina Menegazzi

Il B9 Non mia, ma raccontatami da una mia insegnante alla scuola interpreti molti anni fa. Ambientazione: congresso di medicina. Tema: oncologia. A un certo punto l'oratore inizia a menzionare il "benign tumour" (pronuncia: binain). L'interprete, in preda al panico, traduce. E metà della sala, quella che ascolta la traduzione simultanea, esce dalla sala convinta che sia stato scoperto un nuovo tipo di tumore, il B9, appunto...
Maria Teresa

Eppur si vede Appena arrivata a Roma con i miei, non sapevo una parola d'italiano. Per un paio di mesi, mentre cercavamo casa, c'alloggiamo in una piccola pensione. Li feci amicizia con dei giovani ( allora ...secoli fa :o)))) della mia età. Le domeniche all'ora di pranzo mi mettevo a tavola con loro e parlicchiavo in italiano. Devo dire che i pranzi che passava la pensioncina non erano troppo abbondanti ( anzi erano da fame nera). Una domenica ci portarono una fettina ai ferri con l'insalata. Ero affamatissima , come del resto la mia amica Antonietta e gli altri. La fettina era piccola-piccola e quasi trasparente. Mi misi a mangiare, cominciando dall'insalata. In quel comento Antonietta mi fa: Tere, guarda che è scondita ! Ed io risposi : Naaaaaaaa, dai, è piccola-picccola, ma si vede ( da noi escondida vuol dire nascosta).
Teresa Cordon

Elettrico La paperissima della pentola è successa ad una mia amica e connazionale appena arrivata in Italia. Si trovava al mercato con il maggiordomo di suo marito, e volendo comprare una pentola elettrica ha tradotto dallo spagnolo chiedendo un "cazo elettrico", pronunciando come vi potete immaginare. Vedendo quello che cercava, ha chiesto tranquillamente "ma non ne avete uno piu' grande?" Il maggiordomo voleva dimettersi immediatamente ed il marito ha avuto grossi problemi a chiarire l'equivoco.

... e risposta Comunque, anch'io ne ho una personale. Da poco a Milano, sono entrata in un negozio di scarpe e deducendo dalle lingue che conosco la parola "stivali": sp "botas", fr "bottes", en "boots", ho chiesto seraficamente "per favore, vorrei un paio di botte". Per fortuna che era una commessa mingherlina...
Ana San Sebastián

Cena indiana In un'altra vita abitavo in un appartamento a Roma (in via di Villa Ruffo, con un'enorme terrazza che dava sul Pincio... che nostalgia!): compagna di casa una bellissima attrice indiana alle prime lezioni d'italiano. Una sera al ristorante - tutti che le guardavano come succedeva sempre perche' era davvero bella e esotica - lei voleva mangiare i frutti di mare. Si e' rivolta al cameriere con un sorriso splendido e ha detto ad alta voce (essendo attrice, appunto) "Io voglio cazzo!" Grande imbarrazzo da parte mia ma non ce n'era bisogno, il cameriere ha continuato a prendere le sue note come niente fosse e poco dopo e' apparso con un bel piatto di cozze.
Barbara McGilvray

Corna? Quando abitavo in un pensionato per studenti stranieri a Tokyo, c'erano studenti provenienti da ogni parte del globo ...
Una mattina presto stavo uscendo dal pensionato e incontro la bella e gaudente Gabrielle, pura newyorkese, che aveva un'aria distrutta, ma felice. Mi spiega che la sera prima era stata a una festa, aveva conosciuto un tizio e si era fermata a casa sua. Si capiva che non erano stati a parlare di filosofia zen, la bella Gabrielle mi dice: "That's exactly what I needed, you know, I was so horny!" Io faccio un sorriso idiota, il cervello in subbuglio cercando di ricordare cosa cavolo significa "horny", ben guardandomi dal chiedere a lei il significato della misteriosa parola. Ma lei non demorde e mi chiede: "What about you? Never feel like that?" La mia risposta, con un ampio sorriso vacuo: "Me? All the time!" Ore dopo, raccontando l'episodio al mio vicino di camera australiano, scopro con orrore e tra le risate piu' bieche del vicino che "horny" in inglese americano significa "arrapato"...Sempre a proposito della fatidica parola, ricordo ancora gli sguardi maliziosi dei britannici quando arrivo' al pensionato un povero americano che aveva la disgrazia di chiamarsi "Randy"...pare che per gli inglesi "randy" sia l'equivalente di "horny"...
Vigì

De gustibus Una mia studentessa d'italiano mi raccontò che un giorno mentre in viaggio a Siena in gelateria le hanno chiesto quale gusto preferiva e lei rispose, "pesce".
Bill Graf

Auguri Da buona francese, non sento le doppie consonnanti in italiano e credo di non pronunciarle tutte o di pronunciarne troppe a volte... Anni fa, lavoravo come segretaria di direzione in un grande gruppo di trasporti internazionali e a fine anno tutto il personale si faceva, ovviamente, gli auguri. Quell'anno li, ho augurato "buon ano" a tutti, direttori inclusi. Adesso sto molto attenta quando arriva quel periodo. Inoltre, non so mai se si scoprono "le altalene" o "gli altarini"!! Peccato, perché è un'espressione che mi piace molto. ciao,
Catherine Chapelle

Le nonnine Un'altra, riferitami da un collega: Durante un congresso di musicologia, un portoghese che credeva di sapere il francese pronunciò la seguente frase: "Cette analogie est évidente parce que Beethoven et Mozart avaient la même grand-mère." I due interpreti in cabina si guardano esterrefatti e escludono il microfono: - La stessa nonna!? Quei due? Ma ti risulta? - E che ne so, se lo dice lui... Allora il primo (il mio amico) con enorme imbarazzo riapre il microfono e traduce: "Questa analogia risulta evidente perché Beethoven e Mozart avevano la stessa, eh, mhh, .. nonna". Un minuto dopo, il portoghese elogia ancora "la même grand-mère" dei due compositori. E ancora il mio amico giù a sudare sette camicie, si raschia lo gola e quasi sussurra nel microfono: ".. grazie al fatto che i due musicisti discendevano dalla stessa, ahem, ... nonna". Per fortuna, la terza volta l'oratore pronuncia bene e si scopre il mistero: parlava della stessa "grammaire", cioè la grammatica.
Incredibilmente non c'era stata nessuna reazione da parte del pubblico, né prima, né dopo. Si vede che dormivano beati...
Timo Baucken

Filosofia da cortile Sentita ad un congresso, tanti anni fa. Si parlava di "letteratura chicana"; se ascoltavi l'inglese in cuffia pero' scoprivi che anche i polli avevano dato inizio ad un loro filone letterario. Chicana era diventata "chicken literature"

La Rivelazione Una mia, adesso, di papera scritta, perché non sono interprete, e quindi "indelebile". Traducevo, anni luce fa, in Italia ancora, una biografia tostissima di Shakespeare, con le citazioni dei documenti dell'epoca, le citazioni dalle opere da trovare tramite Concordance (l'autore, bontà sua, non diceva né l'atto né la scena ed era prima di Internet!) e traduco the Book of Revelation, come la Rivelazione invece dell'Apocalisse. Venni pubblicamente redarguita, che mi sarei andata a sotterrare con le mie mani. Ma in quell'occasione mi vennero attribuite, come succede talvolta, anche le imprecisioni dell'autore...

Il quinto uomo La migliore trovata in traduzioni di altri è la seguente. Biografia di John Ford in cui lui dice di una persona "he had a face that would have made a fifth at Mount Rushmore". E il traduttore/ice, sicuramente sottopagato, sicuramente con scadenze impossibili e senza aiuto alcuno dalla redazione, ha tradotto qualcosa come "aveva una faccia che sarebbe arrivato quinto alle corse di Mount Rushmore".
Paola Ludovici McQuarrie

Cagata macchina In un grosso manuale di un costoso impianto di una primaria ditta, sotto il titolo "POSSIBILI CAUSE DI ARRESTO DELLA LINEA" compariva "Cagata macchina". Il traduttore, incapace di scoprire quale l'indubbio errore di battitura, un po' imbarrazzato, telefonò al cliente. Il responsabile della documentaizone tecnica, dopo una pausa, gli rispose: "Metta pure guasto".
Maria Elena Mulet

Cuscinetti adiposi "Crema con proprietà snellenti, idoena per tutte le donne con problemi di cuscinetti adiposi". Traduzione in spagnolo: "Crema con propiedades reductoras, idónea para todas las mujeres con problemas de cojinetes adiposos"
N.B.: "Cojinetes" in spagnolo sono solo quelli meccanici ...
Maria Elena Mulet

A prova di trucco Si trattava di un gioco del Luna Park; la "gettoniera rinforzata a prova di trucco" fu definita in inglese "make-up proof"
Maria Elena Muler

No credit Stavo traducendo la sezione di un libro sulla moda contemporanea quando, quasi alla fine del file, trovo la descrizione di un negozio di abbigliamento firmato super-iper-mega esclusivo, al punto che vi si può accedere solo a determinate condizioni e se si è in possesso della tessera di socio. La descrizione del negozio (e il file) termina con la dicitura "No credit", prontamente tradotta con "non si fa credito" (embé, non ci stava male in mezzo a tutte le altre condizioni;-)). Solo un'ora dopo, al termine file successivo, incontro la stessa dicitura e mi rendo conto che significa che non si conosce l'autore del pezzo...
Maria Elena Tondi

Panna inquadrata Domanda di aiuto: ho comprato una confezione di panna biologica in un supermercato locale. Sopra c'è scritto "panna intera biologica": "Biovollrahm", logicamente in tedesco visto che siamo nella Svizzera tedesca. Immediatamente sotto tale scritta (peraltro non tradotta) si è voluto rendere omaggio al famoso plurilinguismo della Confederazione e si legge: Encadrer/Inquadrare. Pur ritenendo che la casalinga standard si aspetterebbe di capire quel che c'è su un'etichetta senza usare Google, ho fatto le mie ricerche in rete. Non sono approdata a nulla. Qualcuno mi illumina sull'origine di quello che secondo me e' un errore di traduzione (o sulle lacune della mia formazione di casalinga)? Grazie e ciao. Antonella Piazza.
Soluzione di Antonio: Cara Antonella, secondo me è un ennesimo episodio della segretaria distratta ... Io penso che fosse una annotazione del capo grafico, destinata al grafico esecutore materiale dell'impianto di stampa. Significava che avrebbe dovuto mettere in un riquadro la scritta che hai riportato. La segretaria alla quale è arrivata la bozza con l'annotazione a mano del capo grafico ha pensato che fosse un'aggiunta e come tale l'ha riportata nella bozza a computer. Il grafico esecutore non ha capito ma si è adeguato: forse erano le 5 di venerdì pomeriggio, non so se mi spiego.

Come bagnarsiAutogrill nella Svizzera tedesca, nei servizi: ''Duschen'' in tedesco, ''Showers'' in inglese e in italiano... ''Acquazzoni'' invece di ''Docce''.
Antonella Piazza

Di palle e palle Si lavorava in cabina per una federazione di boxe. Il presidente aveva un modo di parlare assai 'colorito'. Noi cercavamo di 'addolcire' quella valanga di parolacce ma, a un certo punto, lui capisce che non stiamo traducendo pari pari e, rivolto a noi, avverte: - Signore, non svicolate, quando io dico figlio di una mignotta, cornuto, minchione, cazzo ecc. voglio essere tradotto con le stessissime parole, va bene?
Da quel momento ci tuffiamo anche noi nello stesso linguaggio. Ce l'aveva, apparentemente con qualcuno in particolare "Questo signore dalle palle", e noi giu' 'de las pelotas' (dalle palle), de los cojones (dai coglioni) ecc, finche' il presidente, vedendo che la gente ridacchiava irrequieta, si ferma e scoppia a ridere a piu' non posso. - Ha ha ha, signore, questa volta proprio non ci siamo, ha ha ha: niente coglioni: e' un tipo tedesco e si chiama Dalle Palle!!!
Liliana Piastra

Stiratura sensi Primissimi anni di vita a Parigi, doloroso problema alla schiena. Vado da un reumatologo che mi fa una serie di manipolazioni che ricordano il lavoro del chiropratico, tirando e stirando con vigore e relativo scricchiolio di ossa (per mia massima soddisfazione) arti e schiena. Immediatamente dopo, cena con amici (parecchi), tutti francofoni. Mi chiedono se la schiena va meglio ed io, entusiasta e con un'espressione di beatitudine e vera soddisfazione dipinta sul volto: "ahh, ouai!! le rhumato m'a tiré dans tous les sens" (Tirer= in argot: trombare, ma ancora lo ignoravo...) inutile dipingere la reazione della platea e i relativi "elles sont chaudes les italiennes", e l'amica del cuore che con le lacrime agli occhi spiegava ad una straniera sgomenta il motivo di tanta ilarità.
Vania Dionisi

Edifici fortunati Su un prospettino turistico di una cittadina tedesca (per fortuna la traduzione non era mia): ... gli edifici riuscirono a scappare (invece che scampare) al bombardamento....
Marisa Manzin

Medicina culinareIn un convegno di medicina della durata di tre giorni si parlava di certe tecniche diagnostiche, si iniziava dalla testa e man mano si andava sempre piu' giu'. Il terzo giorno l'oratore spiega "prima di applicare la tecnica, bisogna sottoporre i testicoli a bagno caldo". Mi scappa "a bagno maria", ma verba volant. Nella pausa caffé cerco di non farmi notare ma due medici italiani mi si avvicinano "complimenti, signora, ottima traduzione, con una chicca indimenticabile...", "Lo so, il bagno maria, e meno male che mi sono fermata li' perche' a momenti, anziche' i testicoli, stavo per dire le uova;-)".
Liliana Piastra

Interpretazione totaleIn un festival cinematografico traducevamo i film in simultanea. Mi tocca di tradurne uno iugoslavo con sottotitoli in italiano, un film pieno di parolacce e doppi sensi. E dico 'mi' perche' la collega non se la sentiva proprio. Vedo il film quattro o cinque volte e prendo appunti. A pranzo preparammo insieme il lavoro "datemi un sinonimo di 'frocio'" "una rima per lecca-lecca", ecc., col povero cameriere che strabuzzava gli occhi, inciampava, a momenti ci riversava addosso i vassoi... Arriva il momento di tradurre. A un certo punto, il protagonista, sbronzo, suona la chitarra e canta: "abbiamo un'oca da cenare e la cuoca da scopare" e cose del genere. La collega si siede per terra per non farsi vedere, il pubblico ride, ma qualcuno si gira ed io mi sento 'assediata' in cabina da quelle teste che si girano nel buio. Il protagonista di colpo smette di cantare, esce all'aperto per prendere una boccata d'aria e vede un cane che lo guarda dall'altra parte del ruscello; primo piano dell'ubriacone, primo piano del cane, cosi' un paio di volte, finche' il cane abbaia e l'ubriacone gli fa il verso e io dietro "bau, bau, bau". La collega mi guarda esterrefatta, di colpo mi rendo conto che sto abbaiando e tutta calma dico al microfono: "l'interprete tace perche' si presuppone che il cane abbaia in iugoslavo, lingua a lei sconosciuta". Risate, applausi e una gran voglia di fuggire... Un fotografo viene poi in cabina e scatta una mia foto. Racconto il fatto ai figli, allora bambini. Un giorno scopro quella foto nella cartella del mio figlio più piccolo con sotto scritto "la mamma, il giorno che abbaiò".
Liliana Piastra

Della serie "parate all'ultimo momento" "alberghi differenti per località stile e prezzo", avevo scritto "alberghi dissidenti per località, stile e prezzo".
Anonimo


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